Marinaio Jerry
Oggi è difficile immaginare il tatuaggio contemporaneo senza l’influenza di Norman Collins, meglio conosciuto come Sailor Jerry, l’artista che con la sua attività professionale ha separato l’intero mondo del tatuaggio in due diverse epoche spesso indicate come BSJ (before Sailor Jerry) e ASJ (after Sailor Jerry) (Patrick 2009). Nato nel 1911, Norman Collins ha iniziato a tatuare da adolescente e, come tutti gli altri artisti dell’epoca, ha utilizzato il metodo della punta a mano.
Tuttavia, con la diffusione delle macchinette per tatuaggi, vendute e pubblicizzate su tutti i principali quotidiani, solo pochi artisti rimasero ad utilizzare lo stile handpoke, seguendo le tendenze. Lo stesso fece Collins, che alla fine degli anni Venti ottenne la conoscenza pratica dell’uso delle macchine per tatuaggi da un artista di Chicago, Tatt Thomas, già famoso negli Stati Uniti. Nel 1930 Sailor Jerry apre il suo primo studio di tatuaggi alle Hawaii.
Durante la Seconda Guerra Mondiale Collins prestò servizio come marine e, oltre a tatuare in diversi porti dell’Estremo Oriente, iniziò a sviluppare il suo interesse per i tatuaggi orientali. Negli anni successivi ha perseguito l’obiettivo di sviluppare il tatuaggio come forma d’arte a sé stante, concentrandosi sul valore creativo dei disegni; parte di questo perseguimento è stata una severa critica ai tatuatori americani contemporanei che Collins considerava privi di talento e che copiavano le opere di altri.
D’altra parte, Sailor Jerry iniziò a dare forma alla comunità del tatuaggio stabilendo una corrispondenza con alcuni tatuatori per scambiare esperienze e idee e che provavano simpatia per il suo obiettivo di affermare il tatuaggio come forma d’arte.
Nel 1960 Collins aprì il suo ultimo studio di tatuaggi a Honolulu, e le sue opere realizzate lì divennero i pezzi più famosi dell’arte del tatuaggio dell’epoca. Seguendo il suo interesse per la tradizione orientale del tatuaggio, ha avviato relazioni commerciali con importanti artisti giapponesi e di Honk Cong, scambiando macchine e attrezzature americane con conoscenze orientali sugli aspetti dell’uso dei colori e delle sfumature.
Nello stesso periodo, secondo alcune fonti, Sailor Jerry seguiva ancora i suoi sentimenti patriottici e, stringendo rapporti con i tatuatori giapponesi e imparando la loro tecnica, cercava di “batterli al loro stesso gioco”, dato che Collins stesso non riusciva a perdonare il bombardamento giapponese di Pearl Harbor (DeMello 2007). Nonostante queste voci, resta il fatto che Sailor Jerry ha contribuito allo sviluppo di quello che verrà chiamato successivamente stile americano o oldschool, che in realtà ha elaborato prendendo in prestito l’estetica del tatuaggio giapponese.
L’uso dello sfondo come parte integrante del tatuaggio divenne così innovativo in America che il numero di seguaci che gettarono le armi di fronte all’influenza orientale fu piuttosto modesto, tuttavia gli individui che seguirono Collins divennero molto influenti nel mondo del tatuaggio. Tra di loro c’era Don Ed Hardy, che nei decenni successivi ha stabilito il nuovo standard per gli artisti del tatuaggio e ha intensamente reso popolare quest’arte.